Signor Presidente,
Signora Ministra,
Autorità tutte,
Gentili Ospiti,da oggi Leonardo è realtà!
È una grande soddisfazione per me inaugurare un’infrastruttura eccezionale, un unicum, un concentrato di tecnologia disegnato in base alle nostre richieste da una industria europea, Atos, insieme a una industria internazionale, Nvidia, che ha prodotto un microprocessore appositamente creato per il sistema Leonardo. Il risultato è uno tra i più potenti supercalcolatori al mondo, che ha anche grande capacità produttiva immediatamente disponibile alla comunità degli utenti. Il consumo energetico è stata ottimizzato grazie alla tecnologia Atos di raffreddamento diretto a liquido per dissipare il calore prodotto dai 5.000 nodi di calcolo. L’intero data center è stato progettato e realizzato per Leonardo, una casa su misura sotto la volta di Pier Luigi Nervi. Oltre alla gestione della complessità, arrivare all’appuntamento di oggi è stata una corsa contro il tempo, resa possibile grazie alla grande professionalità e disponibilità di tutte le imprese coinvolte. Ma se siamo qui il merito è anche del lavoro quotidiano di tutte le persone di Cineca, indipendentemente dal ruolo che ricoprono, da Napoli a Milano, passando da Chieti, Roma e Bologna. Grazie a tutte e tutti, e grazie all’area HPC di Cineca e al suo direttore Sanzio Bassini!
Leonardo non è un fatto episodico o fortuito, ma si inscrive in una storia cominciata più di 50 anni fa (io non ero ancora nato) quando 4 università decisero di unire le forze per acquisire il primo supercalcolatore a supporto di ricerca e innovazione. Quel seme germogliò e oggi i consorziati sono 112 soggetti pubblici, i dipendenti oltre 1000 e Leonardo è il 19esimo sistema di supercalcolo di Cineca. Negli anni la lungimiranza del sistema nazionale delle Istituzioni di ricerca non è venuta mai meno, così come l’azione d’indirizzo del governo nazionale, e ciò ha permesso a Cineca di diventare uno dei più riconosciuti centri di supercalcolo a livello mondiale. L’infrastruttura di supercalcolo di Cineca è stata sempre nella parte alta della Top500 a livello mondiale: dal 2000 tra i primi 50, negli ultimi 10 anni tra i primi 10 e ora quarta al mondo (un risultato mai raggiunto prima)! Ma l’infrastruttura non sarebbe stata sufficiente se contestualmente Cineca non avesse saputo sviluppare competenze specialistiche di alto livello per affiancare scienziati e tecnologi, Istituzioni di ricerca e Imprese.
Leonardo non è un’impresa individuale ma uno sforzo congiunto, che prende forma nel 2018 come frutto di una visione condivisa e di una convergenza virtuosa di azioni su più livelli: europeo, nazionale e locale. Mentre in Europa veniva elaborata una strategia europea per il supercalcolo e creato EuroHPC con l’obiettivo di superare le azioni individuali dei vari Stati Membri e competere a scala globale con le grandi potenze continentali, Stati Uniti e Cina, la Regione Emilia-Romagna (insieme alle Istituzioni del territorio) promuoveva la strategia di sviluppo del Tecnopolo di Bologna come hub di supercalcolo e big data. Così, quando è arrivato il momento di scegliere dove collocare i 3 supercalcolatori europei di classe pre-exascale, l’Italia era pronta e ha deciso di cogliere l’opportunità: un grande investimento pubblico, pari a 240 ME, finanziato per metà dal MUR e per metà da EuroHPC. Anche il progetto stesso è frutto di uno sforzo congiunto di Cineca con INFN e SISSA, nell’ambito di un Consorzio di 5 Paesi oltre all’Italia: Austria, Grecia, Ungheria, Slovacchia e Slovenia. Un progetto che con ruoli diversi e in momenti diversi è stato sostenuto da varie persone che sono in sala oggi e che ringrazio. Un progetto partito con il Presidente di Cineca Giovanni Emanuele Corazza, proseguito con Eugenio Di Sciascio e che io ho ora l’onore di inaugurare.
Leonardo non è un sistema isolato ma il centro di un ecosistema, che moltiplica le opportunità e innesca nuove traiettorie: il Tecnopolo (questo luogo), incastonato lungo la via della conoscenza della città di Bologna, un cantiere a cielo aperto non solo in senso letterale. Luogo di contaminazione dove si intrecciano vari fili in un’unica trama: il Data Center dell’ECMWF, il Data Center dell’INFN, l’Agenza Italia Meteo, l’ENEA, le Università, le imprese e il neonato Centro Nazionale di Ricerca in HPC, Big Data and Quantum Computing (finanziato dal MUR con fondi PNRR) che prevede, tra le altre cose, ulteriori investimenti al Tecnopolo insieme a CNR e INAF e che proprio domani, in questa sala, terrà il primo incontro pubblico per l’avvio delle attività. E altri fili ancora, che oggi solo intravediamo o immaginiamo e che potrebbero divenire presto realtà.
Leonardo non è un fine ma un mezzo, un mezzo al servizio di tutti: non ha valore di per sé ma per ciò che permette di fare alla comunità scientifica innanzitutto, che è linfa vitale dell’infrastruttura, ma anche al mondo economico-produttivo e della Pubblica Amministrazione. Come tutte le grandi infrastrutture di ricerca, il supercalcolo è strettamente legato all’avanzamento della scienza nei vari domini di applicazione e il connubio tra ricerca e supercalcolo in Italia è stato ed è particolarmente vivace e produttivo. Penso all’intuizione iniziale di Enrico Fermi, al Nobel di Carlo Rubbia, all’italiana Fabiola Gianotti a capo del più grande laboratorio mondiale della fisica delle alte energie, il Cern di Ginevra. Penso alla scienza della materia e dei materiali, alla comunità della fisica chimica e alla grande intuizione del metodo Car-Parrinello (sviluppato con il supporto dei sistemi di supercalcolo di Cineca) che ha dato un contributo estremamente importante alla capacità di progettare nuovi materiali. Il recente riconoscimento del Nobel a Parisi nella fisica dei sistemi complessi e della sua applicazione allo studio del cambiamento del clima e del riscaldamento globale assegnato al prof. Hasselman sono la conferma dell’importanza del supercalcolo per la ricerca scientifica.
Altrettanto prezioso e decisivo lo è per il sistema industriale, come dimostrano i grandi investimenti di Eni e Leonardo Company in propri supercalcolatori. In particolare, il sistema di Eni, gestito da Cineca in base a un accordo di collaborazione ormai ventennale, è il sistema industriale più potente al mondo. Potrei citarvi molti altri casi di successo che coinvolgono anche PMI, ma mi limito solo a due: Bonfiglioli Riduttori che ha guidato il più grande progetto finanziato dalla Commissione Europea per lo sviluppo di gemelli digitali in ambito industriale, e Dompè, che parlerà nella sessione del pomeriggio e che usa il supercalcolo nello sviluppo dei farmaci e, nello specifico, lo ha usato nella selezione delle molecole per l’individuazione di farmaci efficaci per contenere la replicazione virale del Sars-Cov.2.
Leonardo non è un traguardo ma l’innesco di tante nuove possibili storie, dall’osservazione del cosmo alla scienza dei materiali, dalla space economy ai cambiamenti climatici, dalla genomica ai gemelli digitali di città, dalla previsione di eventi naturali estremi alla medicina personalizzata, dalle energie rinnovabili alla cybersecurity, dall’agrifood al patrimonio culturale, dal contrasto alle frodi fino all’ambizioso programma europeo Destination Earth che ha l’obiettivo di sviluppare entro il 2030 una replica digitale del globo terrestre.
Starà a tutte e tutti noi impegnarci, ciascuno per la propria parte come abbiamo sempre fatto fino ad oggi, affinché Leonardo generi le opportunità attese, soprattutto per i giovani come Ilaria Siloi, sviluppi tutto il suo potenziale attraendo talenti da tutto il mondo, aiutando a ridurre i divari, a migliorare la qualità della vita dei cittadini e ad affrontare le grandi sfide globali. Ci aiuti a spingere sempre più avanti la frontiera della conoscenza e a dare un forte impulso all’innovazione digitale del Paese e dell’Europa.
Sono certo che ciò accadrà, che sapremo guardare al futuro con la stessa lungimiranza del passato, continuando ad alimentare quel pensiero lungo che ci ha permesso di arrivare fino a qui. Sono certo che sapremo farci trovare pronti ai prossimi appuntamenti: l’inaugurazione del primo computer quantistico al Tecnopolo nel 2024 e, soprattutto, la manifestazione d’interesse presumibilmente nel 2026 per il supercalcolatore post-exascale che succederà a Leonardo! Del resto è stato proprio Leonardo da Vinci a insegnarci di pensare in grande: “una volta che avrete imparato a volare, camminerete sulla terra guardando il cielo”.
Grazie
Le immagini del discorso del Presidente di Cineca Francesco Ubertini
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'inaugurazione di Leonardo