“APA” IL CARTOON 3D 
PER IL NUOVO MUSEO DELLA CITTÀ

Si apre il 20 aprile a Bologna l'edizione 2011 del Future Film Festival. Il 21 aprile, alle 18.30 al Teatro Duse, il Cineca e Genus Bononiae presentano in anteprima“Apa” il cartoon 3D, che i visitatori del Nuovo Museo della Città potranno vedere a partire dal prossimo autunno. Il cartone animato stereoscopico racconta la storia di Bologna in diversi periodi storici: grazie alla voce di Lucio Dalla, Apa l’etrusco guida gli spettatori all’interno di scenari virtuali che riproducono la città, ricostruiti con un rigoroso approccio storico-scientifico. Nel corso della serata regista, animatore, staff tecnico racconteranno la metodologia seguita per la realizzazione del filmato sia dal punto di vista tecnico, sia per quanto riguarda la creazione contenuti, e l'utilizzo del supercomputer. Carlo Massarini ha intervistato il regista del cartoon nel corso del programma Cool Tour di Rai5. Le immagini dell'intervista sono online (dal minuto 14' 40''). Le divertenti immagini del making of di "Apa", invece, sono disponibili sul canale Cineca di YouTube.

Gli spettatori del Future Film Festival quest’anno potranno vedere in anteprima il cortometraggio 3D realizzato dal Cineca per il grande progetto museale della città di Bologna, Genus Bononiae – Musei nella Città, che inaugurerà nell’autunno del 2011 la sede di Palazzo Pepoli.

 

Un viaggio nel tempo, accompagnati da un etrusco con la voce di Lucio Dalla

Presso il Nuovo Museo della Città, al centro del percorso di Palazzo Pepoli, i visitatori troveranno una sala attrezzata per la visione di filmati in 3D stereoscopico, progettata ad hoc dal Cineca. In questo spazio immersivo il pubblico vivrà un’esperienza unica, di cui gli spettatori del FFF avranno un assaggio in anteprima il 21 aprile, al Teatro Duse: un viaggio nel tempo, una specie di Big Bang della storia di Bologna. 2700 anni raccontati in 14 minuti. Il protagonista del cortometraggio, diretto da Giosuè Boetto Cohen, giornalista e regista RAI, sarà Apa, un omino con la voce di Lucio Dalla e le tondeggianti forme di un musicista scovato su un vaso bronzeo del VII secolo a.C. Apa l’etrusco racconterà ai visitatori la storia di Bologna in modo scanzonato e coinvolgente, pur rispettando il difficile compito di non tradire l’accuratezza storico-scientifica richiesta a un cortometraggio destinato ad valorizzare un percorso museale.

 

 

Un progetto originale: un supercomputer per fare un cartoon

L’originalità del progetto ha richiesto un grosso impegno a tutti i soggetti coinvolti, tecnici, storici, creativi: per la prima volta un museo come il Museo della città pone al centro delle sue sale una presentazione animata in 3D. Oltre alle specifiche tecniche, dunque, la realizzazione di questo filmato stereoscopico in alta definizione è stata vincolata dall’esigenza di un approccio rigorosamente filologico che si declinasse con le esigenze proprie delle grandi produzioni animate (considerando che l’obiettivo era realizzare un prodotto di altissima qualità). Apa è il primo cartoon prodotto dal Cineca, che per l’occasione ha composto e coordinato un team multidisciplinare. Oltre alle competenze tecniche specifiche nella realizzazione di progetti virtuali per i beni culturali, per la produzione tecnica del filmato il Cineca ha potuto utilizzare uno dei propri supercomputer su cui ha installato il software open source Blender, creando così una Blender Render Farm molto potente accessibile da remoto.

 

 

Cosa vedremo al Future Film Festival

Nel corso della serata verrà raccontata la metodologia seguita per la realizzazione del filmato sia dal punto di vista tecnico, sia per quanto riguarda la creazione contenuti. Parteciperanno: il regista, l'animatore del personaggio, lo staff tecnico, e Apa l’etrusco in carne ed ossa!! Quella che verrà presentata sarà la short version del cartoon che mostrerà la Bologna etrusca, romana, il 700 fino all'arrivo ai giorni nostri.

Approfondimenti tecnici e metodologici
Tecnicamente, si tratta del primo cartone 3D stereoscopico in alta definizione realizzato in Blender con elevati standard storici applicati a un’intera città, con quattro diversi scenari geo-referenziati in quattro periodi storici: l’epoca Etrusca, quella Romana, il Rinascimento e il presente.
Gli scenari che accompagnano i visitatori attraverso le diverse epoche sono stati modellati sulla base di precisi studi storici ed archeologici tratti da una molteplicità di dati scientifici: per esempio i dati GIS, i dati da scansione laser, ricostruzione di paesaggi e modelli tridimensionali provenienti da precedenti progetti di ricerca. Tutti questi dati, così eterogenei, sono stati integrati in Blender e sono stati utilizzati nella fase produttiva sotto un continuo controllo incrociato da parte della commissione scientifica di Genus Bononiae.
L’HD in 3D è stato renderizzato sulla Blender Render Farm del Cineca, che si differenzia dalle solite render farm Blender basate su network di PC, poiché gira su un cluster per il calcolo ad alte prestazioni del Cineca, il sistema PLX, con 580 processori quad core Intel Xeon X5550. Sul cluster le attività devono essere organizzate da un job scheduler (PBS Pro in questo caso), così sono stati creati una serie di script che usano la modalità batch di Blender e sottomettono l’attività su diverse di CPU (come tipicamente succede sui sistemi di supercalcolo), suddividendo i frame da elaborare sulle CPU via via coinvolte. Blender è stato compilato con il compilatore Intel per una migliore prestazione, aumentando la velocità di esecuzione del 25%.