Il Gemello digitale della città di Bologna non è solo una nuova tecnologia, è un'infrastruttura civica per migliorare la qualità della vita dei cittadini e rispondere alle grandi sfide del nostro tempo, da quelle ambientali a quelle economiche e sociali.
Con queste parole il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha presentato il progetto del "digital twin" della città di Bologna che si candida a diventare un esempio a livello europeo per progettualità ed obiettivi.Con un investimento del Comune di Bologna di 7 milioni di euro da fondi europei PON Metro, il Gemello Digitale sarà uno strumento al servizio delle persone e delle comunità, che permetterà di sperimentare risorse all’avanguardia per far fronte ai cambiamenti climatici, alle disuguaglianze sociali ed economiche, per potenziare la sanità territoriale, nuove forme di partecipazione e la qualità della vita dei cittadini.
All'incontro hanno partecipato il presidente di Cineca Francesco Ubertini, e la coordinatrice del progetto per Cineca, Chiara Della Casa.
l progetto sarà seguito e guidato da un consorzio pubblico di eccellenze composto da:
- Comune di Bologna (coordinatore strategico)
- Fondazione Bruno Kessler (coordinatore tecnico e project manager)
- Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (manager scientifico)
- Cineca (manager tecnologico)
- Fondazione Innovazione Urbana (community manager)
con la partnership delle città di Barcellona e in rete con altre città europee, anch’esse al lavoro sui Gemelli Digitali Urbani. Inoltre il Gemello Digitale di Bologna avrà il ruolo di progetto pilota italiano per il Centro nazionale HPC Big Data e Quantum Computing.
I primi casi d’uso
saranno sviluppati sui temi della mobilità, dell’energia e dei cambiamenti climatici, che sono i temi più sfidanti per tutte le aree urbane oggi.
Il Gemello Digitale:
- supporterà Bologna, valorizzando il patrimonio di dati già esistente ed integrandone di nuovi, nei grandi cambiamenti che la città attraverserà nei prossimi anni sul fronte della mobilità urbana, grazie alla Città 30 e lo sviluppo di nuove infrastrutture, come il Tram, il Passante, la Bicipolitana
- analizzerà la risposta energetica del patrimonio edilizio cittadino, simulando l’impatto dell’inserimento di nuovi progetti nei piani urbanistici, dando così strumenti utili per l’adozione di politiche mirate
- in seguito all’emergenza alluvione che ha colpito Bologna e l’Emilia-Romagna, si concentrerà anche su un caso d’uso legato ai temi del cambiamento climatico e del dissesto idrogeologico.
Comunicato stampa del Comune di Bologna